LA CONSULENZA PSICOLOGICA ON LINE

Spesso capita di aver bisogno di confrontarsi con qualcuno che sia esterno alla nostra cerchia di conoscenze affinchè possiamo esprimere al meglio le problematiche che ci opprimono o più semplicemente i dubbi o le perplessità con cui giornalmente abbiamo a che fare. La scelta di parlare con un esperto appare in realtà la modalità più sicura sotto tanti aspetti, intanto è qualcuno che non ci conosce e non può pertanto avere dei preconcetti o pregiudizi su di noi, secondariamente non conosce neanche il nostro contesto di riferimento, questo ci permette di porci in una posizione di assoluta "nudità" ovvero ci sentiamo tranquilli nel poter mostrare c
iò che veramente siamo. A volte però non è così semplice ed automatico, occorre infatti che nel rapporto con l'atro noi ci sentiamo a nostro agio , spesso per non sentirsi tali è sufficiente anche solo l'incontro fisico con l'altro, lo scambio di sguardi, di parole ...di intenzioni. Per venire incontro a questa impasse si può pertanto ricorrere al web, sviluppare una consulenza psicologica on line garantisce la possibilità di un primo approccio "emotivamente protetto" che garantisca a chi ha necessità di un aiuto , di potervi accedere liberamente senza alcuna inibizione. E' vero che il rapporto terapeutico non può esaursi in un mero scambio di battute ma è anche vero che al rapporto terapeutico vero e proprio ci si può educare, avvicinandosi progressivamente, anche solo attraverso uno scambio di battute o di informazioni ,che ci permettano di entrare in relazone confidenziale col nostro interlocutore....

Stress adolescenziale e malattie cardiovascolari

Marzo 2009 - La ricerca condotta da UCLA che sarà pubblicato in Medicina Psicosomatica ha scoperto che lo stress in adolescenza può avere un impatto negativo sulla salute in età adulta. Adolescenti sani che avevano subito conflitti interpersonali avevano aumentato i livelli di proteina C-reattiva (CRP), un marker infiammatorio associato a successivo sviluppo di malattia cardiovascolare (CVD). Andrew J. Fuli
gni, professore di psichiatria, ha detto: "Sebbene la maggior parte delle ricerche sullo stress e l'infiammazione si sia concentrata sull' età adulta, questi risultati mostrano che tali legami possono verificarsi già durante l'adolescenza, anche tra un campione sano di giovani uomini e donne. Ciò suggerisce che le alterazioni nei substrati biologici hanno inizio prima dell'età adulta. " I ricercatori spiegano che i fattori di stress comuni, come discutere con la famiglia o con gli amici, sono tra i più potenti predittori di stress psicologico. Il presente studio ha esaminato l'impatto potenziale fisiologico in 69 soggetti con un'età media di 17 anni di origini latino-americana ed europea. I partecipanti hanno completato una check-list di 14 note consecutive, segnalando eventuali interazioni negative interpersonali con la famiglia, i coetanei o il personale della scuola (inclusi disaccordi, molestie o punizioni). Lo studio ha permesso di valutare variabili come lo status socio-economico, i principali eventi di vita stressanti e sensibilità al rifiuto. I ricercatori hanno scoperto che lo stress interpersonale giornaliero è stata associata ad elevati livelli di infiammazione, come misurato da livelli di CRP in campioni di sangue testati in media otto mesi più tardi. Andrew Fuligni ha commentato: "I nostri risultati sono coerenti con il corpo emergente di prove che punta al legame tra stress e aumento della infiammazione, che pone gli individui a rischio per il successivo sviluppo di malattie cardiovascolari." Lo studio ha anche scoperto che questa associazione non era correlata alla valutazione psicologica individuale di esperienze stressanti o al livello di sensibilità al rifiuto sociale. Secondo i ricercatori questo mette in evidenza l'importanza di concentrarsi su reali esperienze quotidiane stressanti in adolescenza nel valutare il ruolo dei fattori psicologici e sociali nello sviluppo di rischio per la malattia cardiovascolare. Andrew Fuligni conclude: "Anche se la frequenza di alcune di queste esperienze può essere bassa, ciò potrebbe avere un impatto significativo a lungo termine sulla salute fisica durante l'età adulta."

BULLISMO e DEPRESSIONE

Marzo 2012 - Anche se spesso si presume che il bullismo porti a problemi psicologici , un nuovo studio suggerisce che adolescenti che soffrono di depressione hanno maggiori probabilità di essere vittime di bullismo. Karen Kochel, assistente professore di ricerca e dinamiche sociali e della famiglia presso l'University School State of l'Arizona ha commentato: I ricercatori hanno esaminato i dati di 486 giovani dal quarto al sesto grado scolastico( corrispondente all'incirca al 4° anno scuola primaria fino alla scuola media) e parte di un ampio studio longitudinale iniziato nel 1992 e proseguito per quasi due decenni. Le informazioni sono state fornite da genitori, insegnanti, colleghi e studenti stessi attraverso indagini annuali. Lo studio ha dimostrato che essere depresso in quarta elementare prevede vittimizzazione tra pari in quinta elementare e difficoltà ad essere accettato dai pari alle scuole medie. Kochel Karen ha detto: "L'adolescenza è il momento in cui vediamo i sintomi depressivi aumentare, soprattutto nelle ragazze. Ciò può essere dovuto all'inizio della pubertà o a problemi interpersonali. Ai genitori e agli insegnanti nello studio è stato chiesto di identificare i segni classici di depressione, tra cui piangere molto, mancanza di energia, ecc per determinare quali giovani avessero sofferto della condizione. Karen Kochel ha commentato: "Gli insegnanti, e i genitori devono essere consapevoli dei segni e sintomi di depressione e la possibilità che la depressione è un fattore di rischio per le relazioni problematiche tra pari". Ha aggiunto che la ricerca dimostra che le relazioni positive tra pari sono fondamentali per adattarsi a certi aspetti della vita, come il rendimento scolastico e il sano funzionamento psicologico. Gli autori dello studio ritengono che la scuola può essere il posto migliore per osservare e affrontare i segni della depressione negli adolescenti gli studenti spesso iniziano a trascorrere più tempo con gli amici e meno con i genitori quando diventano adolescenti. Karen Kochel conclude: "Abbiamo studiato le relazioni tra pari all'interno del contesto scolastico.I genitori tendono a non osservare queste relazioni. Poiché la depressione ha il potere di minare la maturazione delle competenze chiave di sviluppo, come la creazione di relazioni con i coetanei sani, è importante essere consapevoli dei segni e sintomi della depressione adolescenziale. "

Training autogeno rimedio efficace per il colon irritabile

Un’importante scoperta è stata effettuata dagli scienziati del “Department of Behavioral Medicine”, dell’università di Tohoku in Giappone,che hanno aiutato i pazienti con la sintomatologia da colon irritabile, con l’utilizzo di tecniche di Training Autogeno (T.A.). Nello specifico, i pazienti che hanno seguito questo trattamento, si sono dovuti sottoporre ad una cura individuale di otto sessioni per un totale di due mesi. Ogni sessione consisteva in 30-40 minuti di esercizi comprendenti varie tecniche di rilassamento e concentrazione.Il Training autogeno (TA) è una tecnica di rilassamento utile e completa. Tuttavia, nessuno studio ha esaminato gli effetti del TA sulla sindrome dell’intestino irritabile (IBS).
In questo studio (riportano gli scienziati) abbiamo testato l’ipotesi che il TA migliora i sintomi di IBS. Ventuno pazienti affetti da IBS sono stati randomizzati e trattati con TA (n = 11, 5 maschi e 6 femmine) ed è stato osservato un gruppo di controllo (n = 10, 5 maschi, 5 femmine). I pazienti del gruppo sperimentale sono stati addestrati intensamente con training autogeno, mentre quelli del gruppo di controllo venivano trattati con dibattiti sulle abitudini dei pasti dei pazienti e sugli stili di vita. Tutti i pazienti hanno risposto ad una domanda relativa a un adeguato sollievo (AR) dei sintomi di IBS e compilato quattro questionari. Al termine dell’esperimento, la percentuale di sollievo nel gruppo trattato con training autogeno (9/11, 81,8%) era significativamente superiore a quello del gruppo di controllo (3/10, 30,0%, Chi-square test, p = 0,048). Due sottoscale del SF-36, cioè, funzione sociale e dolore corporeo, sono sensibilmente migliorati nel gruppo trattato con training autogeno (p <0,05) rispetto al gruppo di controllo. Ruolo emotivo (p = 0,051) e salute generale (p = 0,068) hanno mostrato una tendenza di miglioramento nel gruppo di Training Autogeno >>.




Abstract
Autogenic training (AT) is a useful and comprehensive relaxation technique. However, no studies have investigated the effects of AT on irritable bowel syndrome (IBS). In this study we tested the hypothesis that AT improves symptoms of IBS. Twenty-one patients with IBS were randomly assigned to AT (n = 11, 5 male, 6 female) or control therapy (n = 10, 5 male, 5 female). AT patients were trained intensively, while the control therapy consisted of discussions about patients’ meal habits and life styles. All patients answered a question related to adequate relief (AR) of IBS symptoms and four questionnaires: Self-induced IBS Questionnaire (SIBSQ), Self-reported Depression Scale (SDS), State-Trait Anxiety Inventory (STAI), and Medical Outcome Short Form 36 Health Survey (SF-36). The proportion of AR in the last AT session in the AT group (9/11, 81.8%) was significantly higher than that in the controls (3/10, 30.0%, Chi-square test, p = 0.048). Two subscales of the SF-36, i.e., social functioning and bodily pain, were significantly improved in the AT group (p < 0.05) as compared to the control group. Role emotional (p = 0.051) and general health (p = 0.068) showed a tendency for improvement in the AT group. AT may be useful in the treatment of IBS by enhancing self-control.

La Fitoterapia

La Fitoterapia rappresenta un aspetto della medicina scientifica che consente oggi di intervenire nella prevenzione e cura di numerose malattie con piante medicinali e derivati qualitativamente controllati. Essa si colloca all'interno dell' ortodossia farmacologica non perchè sostitutiva del farmaco di sintesi,ma perchè posta in associazione o a completamento dello stesso. Il Fitoterapico , al pari del farmaco di sintesi ,agisce sull'organismo biologico dell'uomo in virtù delle sostanze chimiche in esso contenute, responsabili delle attività farmacologiche . Moltissime sono le attuali ricerche volte ad individuare l'intimo meccanismo d'azione delle sostanze vegetali. L'OMS (Organizzazione MOndiale della Sanità) inserisce la fitoterapia (herbal medicine)tra le medicine tradizionali,ovvero tra le conoscenze di medicina popolare proprie di ogni comunità. In tutti i sistemi di medicina tradizionale la malattia è provocata da uno squilibrio tra le varie energie proprie del corpo e quelle esterne al corpo stesso e la pianta, essa stessa dotata di particolari energie , può servire a ristabilire l'equilibrio perduto

Il metodo Bach....

I rimedi devono essere prescritti a seconda dello stato d'animo , del temperamento e della personalità dell'individuo, non in base al sintomo.
Esaminare le proprietà terapeutiche di questi rimedi con i metodi scientifici sarebbe come cercare di spiegare scientificamente perchè una certa musica ci commuove o perchè il mare ci rilassa.
Sono fenomeni che sfuggono all' analisi e alla misurazione ma non per questo sono meno veri .L'energia risanante di questi rimedi solleva le nostre vibrazioni e sblocca i canali della mente consentendoci di vivere la vita con più ottimismo e di ritrovare quella forza e quell'armonia interiore che consentono all'organismo di riacquistare la salute.

Floriterapia


La floriterapia è indicata come valido sostegno per problematiche di tipo psicologico e psicosomatico. Nasce dalla ricerca del medico inglese E.Bach e propone rimedi tratti da fiori di piante di campagna. I fiori , che agiscono in base ai principi della medicina vibrazionale , intervengono sul piano sottile per stabilire l'armonia psichica.
Oltre ai 38 rimedi del Dr.Bach la floriterapia conta su moltissimi altri fiori scoperti in tempi più recenti, fiori californiani, australiani,alaskani.