Omeopatia e Costituzioni | Rimedi Omeopatici


I modelli costituzionali esposti a mano a mano che si sono succeduti nel tempo sono diventati sempre più ricchi e completi. Si parte dal modello risalente a Ippocrate basato sulla teoria dei quattro umori (approccio umorale), si passa per il modello attribuibile a Vannier basato sull’analisi dei caratteri fisici e psichici (approccio psico-somatico), si passa ancora per il modello di Pende basato sull’analisi delle funzioni endocrine (approccio endocrinologico), si giunge infine al modello di Martiny basato su un’analisi di tipo embriogenetico (approccio embriologico).
Tali modelli, anche se partono da considerazioni ed approcci diversi (o apparentemente diversi), anche se sono il risultato di studi e di autori diversi in periodi diversi, anche se hanno contenuti scientifici diversi, anche se possiedono complessità diverse, presentano tutti delle evidenti similitudini e convergenze che non fanno altro che confermare la validità dei metodi adottati.
Le corrispondenze tra i diversi modelli costituzionali trattati sono riportate nello schema qui allegato.
In conclusione la costituzione umana, qualunque sia l’approccio con cui viene individuata, deve intendersi l’insieme dei caratteri morfologici, fisiologici (metabolici-funzionali) e psicologici di un individuo in grado di influenzare la sua reattività. Tali caratteri, legati prevalentemente all’ereditarietà e poco condizionati dall’ambiente, rendono gli individui tutti diversi tra di loro, soprattutto nell’aspetto esteriore.

Lo studio delle costituzioni umane assume un notevole interesse clinico, in particolare nella medicina omeopatica, perché consente di ricavare informazioni indispensabili sulle caratteristiche del paziente e sulle sue predisposizioni patologiche (il cosiddetto terreno), al fine di prescrivere il rimedio più adatto, il rimedio più “simile” a lui (al limite il simillimum). Ciò permetterà di attuare sia una terapia nei confronti delle malattie in atto, rimuovendone le cause profonde, sia una a carattere preventivo particolarmente mirata nei confronti delle predisposizioni morbose. Il concetto base, di ispirazione ippocratica e hahnemanniana, è che l’omeopatia è la medicina del malato più che della malattia.