BABY BLUES

I fatti di cronaca spesso ci riportano a situazioni drammatiche e senza ritorno , fatti che coinvolgono madri e figli , che sconvolgono l’opinione pubblica ,la quale ancora una volta e’ più pronta a giudicare che a capire.
Tutti dovrebbero sapere che la nascita di un figlio e’ un periodo estremamente delicato per la  vita psichica dei genitori.
Le responsabilità di una nuova vita, la trasformazione del rapporto di coppia , l’uscita da un sistema collaudato per buttarsi in un nuovo sistema dove gli equilibri si costruiscono giorno per giorno... Questo e’ un momento particolare in cui si possono insinuare delle difficoltà di gestione soprattutto da parte della figura materna. 
La madre , già sconvolta dal percorso di nascita, si trova dinanzi ad  impegni ed incombenze relative all’ accudimento del nascituro e a turbamenti psicologici che si possono manifestare  con sbalzi d’umore, alterazioni del ritmo sonno-veglia, paure, mancanza d’ interesse per qualsiasi attività . Anche i momenti più felici possono essere accompagnati da un alone di tristezza e senso di solitudine.
E’ il cosiddetto fenomeno del Baby Blues, una condizione che si manifesta alcune settimane dopo la nascita e che, se perdura con un incremento nell’intensita’ e durata dei sintomi ,può generare un vera depressione post partum. 
Fondamentale in questi momenti e’ creare una rete di aiuto intorno alla famiglia, sostenere e non far sentire sola la madre e la coppia, creare momenti di condivisione delle proprie difficoltà , non aver paura di rivolgersi , qualora si ritenga necessario , a  professionisti che possano ridimensionare sintomi e problematiche psichiche attraverso un ascolto accurato ed un intervento mirato. 
I problemi sociali oggi sono tanti, ma poco si e’ capito ancora sull’ importanza dell’approccio umano e psicologico alle persone.
Se solo si cercasse di focalizzarsi in maniera empatica sull’ altro questo garantirebbe probabilmente una riduzione del danno personale e sociale.


RICONOSCERE E PROTEGGERE I BAMBINI DALLA PEDOFILIA



I fatti di cronaca ci mettono continuamente in allerta relativamente al fenomeno pedofilia.

In questo interessante link troverete informazioni su "come riconoscere potenzialmente un pedofilo e come riuscire a proteggere i vostri bambini

 http://www.wikihow.com/Identify-a-Pedophile



Nella prima parte vengono riportate alcune indicazioni su come riconoscere una persona che ha tendenze pedofile, specificando che in questo caso è importante sapere che "chiunque" potrebbe potrebbe esserlo, senza distinzione di razza, età , ceto sociale, religione ecc...

Il pedofilo appare come una persona interessante, affascinante, mansueta, molto abile nel nascondere le sue vere intenzioni, di cui bisogna sempre diffidare.

 Molti molestatori di bambini sono persone note ai bambini stessi Purtroppo le statistiche affermano che il 60% dei bambini abusati hanno subito tali molestie in ambito intrafamiliare, il 30% tra persona conosciute dalla famiglia, solo il 10% da estranei.

E' importante perciò conoscere le più comuni caratteristiche del "child molester" : la maggiorparte sono uomini che non hanno preferenze sull'identità di genere dei bambini.

I molestatori possono essere indifferentemente etero o omosessuali, non cè differenza ,va sfatata assolutamente l'idea che il pedofilo sia omosessuale. Le donne abusanti prediligono invece i bambini maschi.

E’ importante stare attenti a quelli che sono i comportamenti più comuni dei pedofili:

- tendono a  parlare con  i bambini trattandoli come adulti, come se fossero amici o amanti, dicono di amare i bambini e sentirsi essi stessi come fossero ancora bambini.

-osservare i segnali di “ grooming”,  per “grooming” si intende quel processo  messo in atto dal molestatore che consiste nel  conquistare progressivamente la fiducia del bambino e anche del genitore. Nel corso di mesi o anni il molestatore si manifesterà come un amico fidato della famiglia, offrendosi come baby sitter o cercando di trascorrere il tempo col bambino in diversi modi . Molti pedofili non iniziano ad abusare dei bambini finchè non ne conquistano la fiducia.

- i pedofili cercano i bambini che sono vulnerabili alle loro tattiche perché mancano  di sostegno emotivo o non  sono abbastanza controllati  a casa ,  cercheranno di convincere i genitori  che i loro figli sono al sicuro con loro, cercheranno di mostrarsi  come figura "genitoriale " per il bambino

-Alcuni pedofili si concentrano sui figli di genitori single ,che non sono abbastanza in grado di controllarli e si presentano come eventuali sostituti di figure assenti.

Un molestatore di bambini spesso utilizza una serie di giochi, trucchi,  attività e il linguaggio per guadagnarsi la fiducia e / o ingannare un bambino. Questi includono: mantenimento dei segreti (isegreti sono preziosi per la maggior parte bambini, essere visto come  "adulto" è importante per loro), giochi sessualmente espliciti, carezze, baci, toccando, comportamenti sessualmente suggestivi esponendo un bambino a materiale pornografico, coercizione ,  corruzione, adulazione, e peggio di tutto, affetto e amore.

Bisogna essere consapevoli del fatto che queste tattiche sono in ultima analisi utilizzate  per isolare e confondere il bambino

 


 

 
 






-
 

 
 

Ottica Psicosomatica


In passato si parlava di psicosomatica riferendosi ad essa solo in relazione a quelle malattie organiche la cui causa era rimasta oscura e per le quali (quasi per esclusione) si pensava potesse esistere una "genesi psicologica".
Oggi l’ OTTICA PSICOSOMATICA è ormai una realtà  consolidata in ambito medico, essa guarda all'uomo come ad un tutto unitario, dove la malattia può manifestarsi a livello organico come sintomo e a livello psicologico come disagio.
Si parla di psicosomatica, non solo come prospettiva con la quale guardare l'evento patologico, ma anche in relazione a sintomi somatici fortemente connessi alle emozioni.


                   Quindi è bene fare una distinzione tra:

  • i sintomi psicosomatici, che pur non organizzandosi in vere e proprie malattie, si esprimono attraverso il corpo, coinvolgono il sistema nervoso autonomo e forniscono una risposta vegetativa a situazioni di disagio o stress.
  • Le  malattie psicosomatiche (alle quali si riconosce una genesi in buona parte psicologica) in cui si viene a realizzare un vero e proprio stato di malattia d'organo con segni evidenti.
Si  può quindi  affermare che le espressioni psicosomatiche sono quelle che più strettamente realizzano una manifestazione diretta del disagio psichico attraverso il corpo: l'ansia, la sofferenza, le emozioni troppo invasive per poter essere accettate e sentite, trovano una via di espressione immediata nel soma.
Tra queste, solo per elencarne alcune abbiamo le gastriti da stress, le coliti nervose, le malattie allergiche, i disturbi del ciclo mestruale, i disordini digestivi, le varie emicranie e cefalee, l’ipertensione arteriosa, le patologie dermatologiche, le malattie autoimmunitarie, i calcoli, le neoplasie.
Al di là dei numerosi modelli interpretativi che cercano di spiegare l'insorgenza del sintomo o della malattia psicosomatica è invece, fondamentale, in questa sede, recuperare l’importanza della possibilità di “cura” attraverso trattamenti che non vogliono sostituirsi alla medicina ed alla psicoterapia, ma offrono un valido affiancamento a queste aree agendo come “acceleratore di processo” grazie all’aumento di consapevolezza propriocettiva, psichica e mentale.
Tutto questo, oltre a numerosi benefici che possono essere sperimentati sui vari piani, aiuta, nel tempo, a prendersi cura della propria salute in prima persona, sviluppando un più sano ed armonico rapporto con se stessi.


 Gli  Psicoterapeuti, attraverso la visione olistica e psicosomatica dei disturbi possono, guardare facilmente ai segni ed ai sintomi come ad elementi da leggere nell’ampio contesto Psicosomatico e Bioenergetico nel quale la mente ed il corpo dialogano attraverso sottili simboli ed analogie
Parlare di “Olismo” significa  parlare di salute e di benessere, considerando “inscindibili” la psiche ed il corpo fisico.