PSICOKINESIOLOGIA

Secondo la Kinesiologia, una tecnica nata in America agli inizi degli anni Sessanta per opera del chiropratico Dr. Goodheart, esiste una relazione tra i muscoli dell’organismo ed i meridiani energetici dell’agopuntura e cioè i canali in cui scorre l’energia vitale. Infatti Goodheart applicò in ambito clinico i test muscolari già sviluppati per l’ambiente sportivo da Henry O. Kendall e Florence P. Kendall negli anni Quaranta.

Goodheart infatti scoprì come squilibri a carico di specifici Meridiani Energetici si riflettano in squilibri a carico di muscoli o gruppi muscolari specifici, conducendolo così allo sviluppo di un concetto fondamentale: il Triangolo Muscolo – Organo – Meridiano. Esso indica come uno squilibrio che si manifesti in uno qualsiasi di tali tre Elementi del Triangolo influenzi direttamente gli altri due ad esso correlati.

In seguito, un suo collaboratore, Gordon Stokes, prendendo ulteriormente spunto da dagli studi neurologici degli anni settanta sulle funzioni cerebrali e dagli studi di Albert Bandura sul potenziamento dell’autoefficacia, della motivazione e delle prestazioni, diede l’avvio alla tecnica di Kinesiologia Emozionale fondando il Metodo Three In One Concepts – One Brain System©, in cui si utilizza il test muscolare di precisione per individuare la componente emozionale del calo energetico del meridiano, per riequilibrare così l’intero organismo, e per desumere una grande quantità di informazioni relative al corpo e al suo assetto energetico, muscolare e di vitalità.Quindi tutte le informazioni che si possono avere attraverso la Kinesiologia, elaborate in modo appropriato, portano ad una consapevolezza ed una attivazione delle innate capacità di auto guarigione che il nostro corpo naturalmente possiede, che in breve tempo possono ripristinare il flusso energetico originario e quindi a ritrovare una dimensione vitale e di salute dell’individuo, nell’ambito del suo più consono e adeguato percorso essenziale.

Il test muscolare infatti, permette di rilevare quale emozione è rimasta bloccata in una determinata situazione che la persona ha vissuto come stressante, individuando anche il comportamento efficace che non è stato appreso per poter gestire in maniera adeguata la situazione. 

Questo elemento, analizzato nell’ambito della Psico-Kinesiologia Integrativa dello Sviluppo, un ramo della kinesiologia che analizza la negazione della persona sia dal punto di vista emozionale che comportamentale dall’ottica degli Stadi di Sviluppo della persona secondo la psicologia classica, permette di individuare a che stadio di sviluppo si sia fermata o meglio sia rimasta bloccata una determinata area di competenza della persona e quindi di ripristinare lo sviluppo armonico e completo dell’intero individuo. Infatti a molte persone capita che, pur essendo adulti maturi e capaci di fronteggiare differenti aspetti della vita, in qualche particolare ambito abbiano delle difficoltà e incapacità inaspettate e il più delle volte nascoste e negate anche a se stessi, portando quella stessa persona adulta, improvvisamente a percepirsi, comportarsi e a considerarsi come un bambino o una bambina.

In simili situazioni, a volte è possibile, kinesiologicamente, anche trovare un qualche tipo di“ingiunzione” o comando negativo che agisce a livello subconscio e limita le persona attraverso una paura profonda delle ripercussioni che si potrebbero avere, a sfidare il comando ingiuntivo che la persona ha incamerato dentro di sé. E quindi, su questa base, molteplici meccanismi di inversione psicologica possono accadere e condurre la persona su strade che portano molto lontano da se stessi, e dal proprio scopo essenziale nella vita e quindi strade di infelicità e di mancanza di salute.

La Psico-Kinesiologia Integrativa dello Sviluppo, invece promuove il ritorno ad una dimensione più autentica e di integrità del Sé, attraverso un percorso di riequilibrio energetico, emozionale profondo, di autostima, autoefficacia e di consapevolezza, per conoscere e riconoscere consapevolmente la propria vera identità e la propria posizione, nel percorso nel difficile, terribile, affascinante, splendido e immenso Viaggio della Vita che tutti noi ci troviamo a percorrere.

(Rif.www.soluzionipsicologiche.it)


Training autogeno nello Sport

Il training autogeno e' un metodo di auto distensione da concentrazione psichica. 

In ambito sportivo è molto praticato perché in grado di fornire al singolo e/o al gruppo ottimi strumenti di gestione psicofisica. 

 Attraverso  gli esercizi di base ( calma, pesantezza, calore, cuore, respiro, plesso solare e fronte fresca) l'atleta potrà imparare a vivere consapevolmente la propria corporeità , accedere al sistema propiocettivo, riuscirà ad aumentare i livelli di concentrazione, migliorare l'efficenza psicofisica, e la capacità intuitiva , auto osservare il ritmo cardiaco e  respiratorio rendendolo regolare, migliorare la qualità del sonno, migliorare l'ansia da prestazione( o di attesa pre-agonistica)

Le potenzialità della tecnica garantiscono inoltre una più idonea gestione dell' aggressività e della comunicazione e un miglior stato di resilienza ovvero la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi  e riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà.