A proposito di whatsapp....

Un recente fatto di cronaca riferisce che Il preside di una scuola secondaria di primo grado ( scuole medie) decide di pubblicare sulla piazza virtuale una conversazione " bullistica" tra allievi al fine di mostrare ai genitori e alla comunità che ,le relazioni particolarmente negative che si creano tra ragazzi ,non sono esclusivamente di pertinenza e gestione scolastica ma di tutta la comunità , famiglia compresa.
Polverone a parte, che tipicamente si crea quando la scuola tenta di suddividere le responsabilità con il resto delle agenzie educative , la situazione sviluppa riflessioni in seno a quella che è la distinzione tra il vissuto reale e il vissuto virtuale soprattutto dei più giovani.
I ragazzi viaggiano realmente in classe e interagiscono giornalmente con compagni , professori, personale e famiglie  in un certo modo ,poi,  virtualmente , con  i loro device  , attraverso i social network , si relazionano con altre modalità ,più easy e smart, fatte di emoticons, di likes, di gruppi ( con tanto di esclusi ) di blocchi di profilo al primo screzio...
Fin qui niente di strano, se non che a volte diventa difficile percepire la dissonanza comportamentale tra il reale e virtuale .
La casistica si fa particolareggiata , chiedere  l'amicizia su Facebook ,salvo poi evitare presentazioni e saluti in incontri vis a vis, entrare in stato depressivo se il proprio status non riceve likes o divenire  ossessivi e paranoici se i propri articoli non vengono approvati o condivisi da quel particolare amico,  sentirsi depressi per essere stati esclusi  da un gruppo di whatsapp, piuttosto che sentire il potere di decidere chi scegliere di accettare o bloccare in un gruppo.
Se per alcuni adolescenti e giovani questo tipo di relazioni possono non avere particolari ripercussioni, per altri  possono invece diventare altamente destabilizzanti. 
C'è delll'ironia certo,  nell'associare veri disturbi a comportamenti apparentemente banali, quel che non è affatto ironico ma preoccupante è invece la sovrapposizione tra questi due mondi, reale e virtuale. Purtroppo infatti  le conseguenze hanno sempre e comunque una ricaduta realistica e, in casi estremi , tristemente nefasta. Agisce correttamente quel preside chi chiede di non sottovalutare quello che accade , anche se non è esattamente sotto i nostri occhi....ma dentro il nostro smartphone. 




LOOK DOWN GENERATION

La comunicazione è' cambiata, sta cambiando... Il face to face, il vis a vis , oggi è in realtà un mobile to mobile... 
Guardandoci intorno ( quando lo facciamo) ci rendiamo conto
che buona parte delle persone che ci circondano hanno lo sguardo rivolto verso il basso (look down) e non per timidezza, ma per visionare costantemente il proprio smartphone. 
Oggi comunichiamo così .... Whatsapp , Facebook, Twitter ,Linkedin... Non chiacchieriamo ma chattiamo, inviamo, blocchiamo, inoltriamo, linkiamo . Ci incontriamo in piazze o classi virtuali, gruppi tematici di messaggeria istantanea.  Il nostro sguardo e' per buona parte del tempo rivolto verso il basso. 
E l'altro? Il prossimo? Il vicino?
 Se è connesso lo si vede... Diversamente tende progressivamente a scomparire.  
Scompare dal campo visivo la sua fisicità il suo linguaggio non verbale e  verbale,perché il chattare impedisce di ascoltare contemporaneamente l'altro.. Sembra il triste finale di un film ma è invece la realtà  vissuta quotidianamente... Basta guardarsi intorno...se ci riuscite. 

UN NUOVO APPROCCIO ALLA RELAZIONE PSICOSOMATICA

UN NUOVO APPROCCIO ALLA RELAZIONE PSICOSOMATICA

di Enzo Soresi

Un nuovo approccio alla relazione psicosomatica

La relazione mente-corpo alla luce delle neuroscienze

La psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) rappresenta un nuovo modello teorico, basato sulle recenti scoperte della biologia, capace di interpretare in modo innovativo le malattie e di spiegare con grande accuratezza l’effetto placebo, l’effetto nocebo e quanto lo stress e le emozioni possano modificare il network biologico. La medicina psicosomatica per anni ha tentato di dare una spiegazione del legame esistente tra emozioni e malattie, ma in realtà ha sempre attribuito allo stato emotivo una dimensione psicologica. Questo approccio scientifico non era però in grado di spiegare il meccanismo con cui le emozioni condizionano la salute del corpo. Con lo sviluppo della PNEI invece è stato possibile dare alle emozioni una valenza funzionale permettendo quindi di rileggere la relazione psicosomatica attraverso un approccio integralmente biologico. In tal modo la medicina assume una nuova logica, consentendo al medico di prendersi carico del paziente in modo olistico.

I tre cardini su cui si fonda la PNEI sono: a) il sistema neuroendocrino (SNE); b) il sistema immunitario (SI); c) il sistema nervoso centrale (SNC). 


www.treccani.it/enciclopedia/un-nuovo-approccio-alla-relazione-psicosomatica_(XXI-Secolo)/


IL SISTEMA DI GUARIGIONE CORPO-SPECCHIO

"Il vostro corpo è lo specchio della vostra vita"

Tutto inizia nella vostra coscienza.
Tutto ciò che accade nella vostra vita e nel vostro corpo comincia con qualcosa che è successo nella vostra coscienza.
La vostra coscienza è quello che siete, la vostra esperienza di Essere.

http://www.healer.ch/it/il_sistema_di_guarigione_corpo_s.htm