La cernitrice...un romanzo psicominerario....


"Milleduecento passi" separano il villaggio minerario dove Anna vive, dall'area mineraria dove Anna sopravvive.
Alle fatiche alle quali l'attività di cernitrice La sottopone ,ai momenti di sconforto ai quali l'ambiente minerario la piega,alle umiliazioni che il suo corpo di Donna è obbligata a subire.
Sopravvivere al duro sistema minerario,all'intrno del quale la persona viene fagocitata ,diventando un tutt'uno con la stessa miniera.
Le mani, i piedi, si irrobustiscono, si corrodono,distruggono e si lasciano scolpire dalla roccia grezza;il fisico, irrigidendosi,mantiene le posture assunte davanti al minerale;il viso diventa solcato dalle rughe,confondendosi con il ventre della terra,dal quale il minerale viene strappato. Ma ad Anna basta percorrere quei "Milleduecento passi",per immergersi in un altra dimensione dove l'amore ,incondizionato, per Carlo,Dario e Giacomo,le consente di ovattare il suo mondo, e la sopravvivenza si tramuta in vita.

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