FOMO – fear of missing out: ovvero l’ansia da social network

La FOMO, “Fear of missing out“, rappresenta uno stato di ansia e di paura di venir esclusi dal gruppo, di non integrarsi, di non essere presenti alle feste, voler essere in più posti contemporaneamente. L’avvento dei social network ha incrementato questo disturbo, che non è nato oggi, come qualcuno può pensare, ma esiste da anni, anche se è solo da poco che se ne parla maggiormente. Chi soffre di questo disturbo vive in continua agitazione, insoddisfatto e invidioso. Nonostante non sia una patologiariconosciuta da un punto di vista medico merita, sicuramente, maggiore attenzione, in quanto può essere la causa di stati depressivi e ansiosi più gravi.

La FOMO e i Social Network
Il disturbo è esploso in questi ultimi anni con l’avvento dei Social network in quanto mettono a disposizione di tutti una vita “virtuale”, nella quale si ha a che fare con numerose persone, relazionarsi e comunicare con sconosciuti che vivono dall’altra parte del mondo, cose che nella realtà vissuta tutti i giorni sono impossibili. Secondo uno studio, condotto dal JWT Intelligence, circa il 70% degli adulti, inconsapevolmente, è affetto da FOMO, il 56% degli adolescenti può essere correlato a questo disturbo, inoltre risulta che i maschi sono più a rischio rispetto alle donne. La bramosia e il desiderio di essere “migliori” degli altri, di divertirsi, di stare bene, insomma di avere una vita felice in tutto e per tutto, crea lo stato di insoddisfazione e ansia che caratterizza il disturbo. Infatti, se pensiamo a ciò che accade quando siamo collegati ai famosi Social network (vantarci anche di cose che non abbiamo pur di apparire agli occhi degli altri come fortunati o sempre impegnati) e a come ci sentiamo, ci rendiamo conto che, effettivamente, la FOMO esiste eccome. Come spiega il dottor John Grohol, sulla rivista Psych Central, chi soffre di questo disturbo ha un bisogno ossessivo e spasmodico di avere sempre più contatti, sempre più cose da fare, sempre più informazioni. Nonostante si stia conversando su, ad esempio, facebookcontemporaneamente si cerca di controllare altri siti, altri social network, leggere le mail. 
I rimedi possibili
Non tutti sono predisposti a questo disturbo, ma vi sono specifiche categorie di persone che sono più a rischio rispetto ad altre. Il dottor Herbert A.Simon ha stilato una classifica: gli ottimizzatori sono quei soggetti che non sono mai contenti di ciò che hanno, vogliono sempre di più, ecco perché nella maggior parte dei casi raggiungono dei livelli professionali molto alti, anche se sono vulnerabili alla FOMO. Un’altra categoria è quella dei soddisfatti, che ogni volta scelgono sempre la prima opzione, anche se non è quella giusta, secondo loro è la più sicura; inoltre queste persone non soffrono di FOMO. I rimedi per chi è a rischio consistono nel sfruttare il mondo virtuale pensando a se stessi, alla propria vita, condividendo con gli altri solo una minima parte di questa. Occorre inseguire i propri desideri e realizzare gli obbiettivi che ci si è prefissati senza dar peso agli altri, in modo tale da vivere tranquillamente e senza ansia.



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