Sinestesia:capacità sensoriali e percettive

Uno studio statunitense ha scoperto l’esistenza di alcune persone con capacità sensoriali e percettive considerate speciali. Queste ultime vengono racchiuse nel termine sinestesia (fenomeno sensoriale/percettivo durante il quale il contatto o la presenza di un odore o sapore evoca un’altra reazione sensoriale) conosciuta sin dall’800, scoperta da Francis Galton, che l’evoluzione non ha eliminato, ma che tuttora è presente.

Questo fenomeno rappresenta una confusione sensoriale che nella maggior parte dei casi ha una base genetica ed è presente nel 2-4% della popolazione generale. La ricerca che ha sottolineato la presenza nei giorni nostri della sinestesia, dopo tutti questi secoli, è stata condotta dagli scienziati dell’Università della California, i dottori David Brang e Vilayanur Ramachandran. Percepire e associare stimoli e sensazioni diverse (un colore con un odore) è dovuto a connessioni cerebralianomale che hanno l’importante e normale compito di sentire suoni e vedere i colori. Le persone che presentano questo tipo di capacità hanno dei vantaggi mnemonici, delle grandi abilità. Ecco perché il fatto che nel corso del tempo, la sinestesia, non sia stata eliminata sta a significare che la sua presenza ha aiutato l’uomo nella lotta alla sopravvivenza.

Secondo lo studio, pubblicato su PloS Biology, la sinestesia sarebbe presente, in particolar modo, negli artisti, come poeti e/o letterati, e possiamo ben immaginare il motivo. Le aree cerebrali connesse tra loro che donano queste capacità sensoriali e dimemoria speciali rappresentano il perché dei caratteri degli artisti. È importante sapere che nel corso dell’evoluzione un fenomeno così particolare come la sinestesia non è stato eliminato e continua ad aiutare le persone che lo posseggono.


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