BABY BLUES

I fatti di cronaca spesso ci riportano a situazioni drammatiche e senza ritorno , fatti che coinvolgono madri e figli , che sconvolgono l’opinione pubblica ,la quale ancora una volta e’ più pronta a giudicare che a capire.
Tutti dovrebbero sapere che la nascita di un figlio e’ un periodo estremamente delicato per la  vita psichica dei genitori.
Le responsabilità di una nuova vita, la trasformazione del rapporto di coppia , l’uscita da un sistema collaudato per buttarsi in un nuovo sistema dove gli equilibri si costruiscono giorno per giorno... Questo e’ un momento particolare in cui si possono insinuare delle difficoltà di gestione soprattutto da parte della figura materna. 
La madre , già sconvolta dal percorso di nascita, si trova dinanzi ad  impegni ed incombenze relative all’ accudimento del nascituro e a turbamenti psicologici che si possono manifestare  con sbalzi d’umore, alterazioni del ritmo sonno-veglia, paure, mancanza d’ interesse per qualsiasi attività . Anche i momenti più felici possono essere accompagnati da un alone di tristezza e senso di solitudine.
E’ il cosiddetto fenomeno del Baby Blues, una condizione che si manifesta alcune settimane dopo la nascita e che, se perdura con un incremento nell’intensita’ e durata dei sintomi ,può generare un vera depressione post partum. 
Fondamentale in questi momenti e’ creare una rete di aiuto intorno alla famiglia, sostenere e non far sentire sola la madre e la coppia, creare momenti di condivisione delle proprie difficoltà , non aver paura di rivolgersi , qualora si ritenga necessario , a  professionisti che possano ridimensionare sintomi e problematiche psichiche attraverso un ascolto accurato ed un intervento mirato. 
I problemi sociali oggi sono tanti, ma poco si e’ capito ancora sull’ importanza dell’approccio umano e psicologico alle persone.
Se solo si cercasse di focalizzarsi in maniera empatica sull’ altro questo garantirebbe probabilmente una riduzione del danno personale e sociale.


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